Aggiornamenti recenti Agosto 13th, 2025 11:24 AM
Mag 23, 2017 Marco Schiaffino Attacchi, News, RSS 0
Mentre il mondo della sicurezza informatica è concentrato sugli attacchi portati dai worm che sfruttano gli exploit messi a punto dalla National Security Agency, la cronaca continua a registrare una sorta di “guerra a bassa intensità” portata avanti dai cyber-criminali specializzati negli attacchi DDoS.
Secondo Akamai, che ha appena pubblicato il suo report “State of the Internet” relativo al primo trimestre del 2017, gli attacchi dei pirati informatici non accennano a diminuire.
L’azienda statunitense, anzi, accende i riflettori sull’evoluzione delle tecniche di attacco sfruttate dai professionisti del DDoS, che adesso sfruttano le botnet di dispositivi IoT per prendere di mira direttamente i server DNS.
La tecnica di attacco, che i ricercatori di Akamai hanno battezzato con il nome di “DNS Water Torture” segna un cambio di strategia rispetto al passato. Fino a oggi, infatti, i server DNS venivano sfruttati come uno strumento per portare attacchi DDoS basati sulla reflection, inviando richieste contraffatte ai server per colpire “di riflesso” i siti Internet finiti nel mirino dei pirati.
Con Water Torture, invece, i server DNS diventano l’obiettivo stesso degli attacchi. Al centro della nuova strategia di attacco ci sono le botnet Mirai, composte da migliaia di dispositivi della “Internet of Things”.
I pirati che orchestrano gli attacchi utilizzano una tecnica piuttosto semplice ma terribilmente efficace, inondando di richieste i server DNS che intendono abbattere.
Per evitare che il traffico generato dalla botnet sia “assorbito” dai server degli Internet Service Provider, le richieste generate dai bot fanno riferimento a dei sotto-domini generati casualmente. In questo modo la richiesta non viene elaborata dalla cache dei server DNS intermedi e la query viene inoltrata al DNS principale.
L’uso di sotto-domini generati casualmente fanno in modo che tutte le richieste siano indirizzate al server DNS principale.
Gli attacchi DDoS portati attraverso la tecnica Water Torture sono stati registrati da Akamai a partire dal mese di gennaio 2017 e hanno preso di mira, in particolare, le infrastrutture di società operanti nel settore finanziario.
IL caso più eclatante ha registrato un picco nella trasmissione dei dati di 14 Milioni di pacchetti al secondo, decisamente “fuori scala” rispetto agli altri attacchi del genere, che si sono attestati su 1-2 Milioni di pacchetti al secondo. A preoccupare, però, è il cambio di strategia dei cyber-criminali, che potrebbe preludere a nuove “sorprese” nei prossimi mesi.
Lug 17, 2025 0
Mag 26, 2025 0
Mag 15, 2025 0
Apr 18, 2025 0
Ago 13, 2025 0
Ago 12, 2025 0
Ago 11, 2025 0
Ago 11, 2025 0
Ago 04, 2025 0
I chatbot basati su modelli linguistici di grandi...Lug 29, 2025 0
Tra le minacce più recenti che stanno facendo tremare il...Lug 17, 2025 0
Gli attacchi DDoS, compresi quelli ipervolumetrici,...Lug 08, 2025 0
In una recente analisi, Group-IB ha approfondito il ruolo...Lug 03, 2025 0
Recentemente il team Satori Threat Intelligence di HUMAN ha...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Ago 13, 2025 0
Le tensioni tra Stati Uniti e Cina si spostano sul...Ago 12, 2025 0
Una nuova campagna di attacchi informatici sta prendendo di...Ago 11, 2025 0
Una vulnerabilità in Google Calendar consentiva a un...Ago 11, 2025 0
La scorsa settimana il CERT-AGID ha rilevato e analizzato...Ago 08, 2025 0
SonicWall ha smentito l’ipotesi che i recenti attacchi...