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Ago 08, 2016 Marco Schiaffino Hacking, Mercato, News, Vulnerabilità 0
Chissà se la vicenda potrà mitigare (almeno un po’) il fastidio con cui dalle parti di Apple guardano ai jailbreaker. Questa volta, infatti, gli sviluppatori che si occupano di iOS devono ringraziare un gruppo di hacker cinesi (Team Pangu) che di solito passa il tempo proprio a cercare di scardinare i blocchi dei sistemi Apple, consentendo di scaricare e installare app da mercati alternativi all’App Store ufficiale.
Proprio da loro, infatti, è arrivata la segnalazione di una vulnerabilità critica di iPhone, iPad e iPod che avrebbe consentito a un’applicazione di avviare l’esecuzione di codice con privilegi a livello di kernel.
Nell’avviso relativo al rilascio della versione 9.3.4 di iOS, Apple spiega che l’aggiornamento punta a migliorare il sistema di gestione della memoria ed eliminare la vulnerabilità. Il problema, quindi, doveva essere decisamente grosso.
La vicenda arriva a pochi giorni dall’avvio del programma Apple di Bug Bounty, che viene già considerato uno dei più appetitosi nel settore, almeno sotto il profilo economico.
Per una volta Apple deve ringraziare i jailbreaker cinesi. La falla l’hanno trovata loro.
L’azienda di Tim Cook offre infatti una ricompensa massima di 200.000 dollari per chi individua e comunica vulnerabilità dei suoi prodotti.
Il “listino” prevede 25.000 dollari per la segnalazione di una falla che consenta l’accesso di dati esterni alla sandbox in cui “gira” un’applicazione, 50.000 dollari per l’esecuzione di codice con privilegi di kernel (come in questo caso) e 100.000 dollari per l’estrazione di informazioni protette dal Secure Enclave.
La ricompensa massima di 200.00 dollari, invece, è riservata a chi trova vulnerabilità a livello dei componenti di boot o di firmware. Nell’annunciare il programma, il responsabile della sezione sicurezza Ivan Krstic ha anche specificato che se i destinatari delle ricompense decideranno di dare in beneficenza il denaro, Apple, verserà a sua volta una somma equivalente.
Un bel passo avanti rispetto al passato, in cui le segnalazioni erano ripagate con una pacca sulla spalla e un ringraziamento ufficiale sul sito Web dell’azienda.
Sul Web, però, sono in molti a far notare che l’offerta di Apple non è poi così generosa, almeno se paragonata a quanto sono disposti a sborsare i soggetti che lavorano sul fronte opposto.
Nello scorso dicembre, infatti, una vulnerabilità di iOS9 era stata premiata con la bellezza di 1 milione di dollari da Zerodium, un’azienda che si occupa di commercializzare vulnerabilità zero-day. Chi è interessato solo al vile denaro, quindi, potrebbe essere tentato di rivolgersi ai “bad guys”.
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