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Dic 04, 2025 Marina Londei In evidenza, Minacce, News, RSS 0
Dark Telegram, il regno dei canali clandestini, non sembra passarsela per il meglio: nonostante la longevità dei canali stia aumentando, è in crescita anche il numero delle rimozioni da parte della piattaforma; i cybercriminali si trovano quindi a dover trovare soluzioni alternative per continuare con le attività illegali.
“I truffatori trovano Telegram uno strumento comodo per molte attività dannose, ma l’equilibrio tra rischio e ricompensa sta chiaramente cambiando. I canali riescono a rimanere online più a lungo rispetto a un paio di anni fa, ma il volume notevolmente più elevato di blocchi significa che gli operatori non possono più contare su una stabilità a lungo termine. Quando un negozio o un servizio scompare dall’oggi al domani, e a volte riappare solo per essere rimosso di nuovo poche settimane dopo, diventa molto più difficile costruire un’attività affidabile. Stiamo iniziando a vedere le prime fasi della migrazione come conseguenza diretta” ha affermato Vladislav Belousov, Digital Footprint Analyst di Kaspersky.

Un monitoraggio effettuato da Kaspersky Digital Footprint Intelligence ha rivelato che tra il 2021 e il 2024 sono stati bloccati oltre 800 canali Telegram fraudolenti. D’altra parte, però, la durata media di questi canali è aumentata: il numero di canali fraudolenti che sopravvive oltre i nove mesi è più che triplicata nel 2023-2024 rispetto al 2021-2022.
I cybercriminali scelgono di entrare nel Dark Telegram per una questione di comodità: sfruttare il framework dei bot è poco impegnativo, ma porta a risultati notevoli. Il team di Kaspersky sottolinea infatti che un solo bot è in grado di gestire query, elaborare pagamenti in criptovaluta e fornire carte bancarie rubate, log di info-stealer, kit di phishing ed eseguire attacchi DDoS a centinaia di utenti al giorno. I cybercriminali possono eseguire attacchi ad alto volume e a basso prezzo, senza dover possedere competenze tecniche elevate.
Telegram però comporta anche degli svantaggi per i cybercriminali: la mancanza di crittografia end-to-end, per esempio, o anche l’impossibilità di usare server propri a causa dell’infrastruttura centralizzata.
Kaspersky segnala che diversi gruppi e community cybercriminali, a causa delle continue interruzioni delle loro attività su Telegram, hanno cominciato a spostare la loro attività principale su altre piattaforme o su messenger proprietari.
Per contrastare le attività illegali su Telegram, Kaspersky ricorda di segnalare canali e bot illegali e sfruttare più fonti di informazioni di Threat Intelligence per rimanere informati sulle recenti attività illecite.
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