Aggiornamenti recenti Dicembre 17th, 2025 2:30 PM
Dic 17, 2025 Stefano Silvestri Attacchi, Hacking, In evidenza, Intrusione, Leaks, Malware, Minacce, News, Phishing, Tecnologia 0
Mezzo milione di nuovi file malevoli al giorno. È questo il “numero dell’anno” indicato da Cesare D’Angelo, General Manager Italia, Francia e Mediterraneo di Kaspersky, per raccontare il 2025 della cybersicurezza.
Un dato che fotografa meglio di qualsiasi slogan la trasformazione del malware in un fenomeno industriale, continuo e automatizzato.
Non si tratta di un picco isolato: il numero medio giornaliero di file dannosi individuati da Kaspersky è cresciuto infatti in modo costante negli ultimi cinque anni, passando da circa 380 mila nel 2021 ai 500 mila del 2025.
Una progressione lineare che racconta un ecosistema criminale ormai strutturato, capace di produrre minacce su scala industriale e di adattarsi rapidamente alle contromisure difensive.
A rendere possibile questa crescita non è solo l’aumento del numero di gruppi criminali, ma anche un uso sempre più esteso di strumenti automatizzati.

Cesare D’Angelo, General Manager Italia, Francia e Mediterraneo di Kaspersky.
Tecniche di analisi, generazione e adattamento del codice, sempre più spesso assistite dall’intelligenza artificiale, consentono oggi di abbassare drasticamente costi e tempi di produzione del malware.
Il risultato è un cybercrime meno artigianale e sempre più vicino a un modello industriale.
In questo scenario mondiale già complesso, l’Italia emerge come uno dei Paesi più esposti.
I dati mostrano infatti che il 25% degli attacchi alle PMI rilevati in Europa ha colpito aziende italiane, spesso sotto forma di PUA, le cosiddette Potentially Unwanted Applications, ossia applicazioni apparentemente legittime che imitano brand conosciuti e vengono sfruttate come vettori di compromissione.
“Le PMI non sono solo nel radar dei cyber criminali, sono tra i loro obiettivi principali”, ha spiegato Cesare D’Angelo.
Una vulnerabilità che s’intreccia con la struttura stessa del tessuto produttivo italiano, fatto di imprese medio-piccole con risorse limitate e una superficie digitale in costante espansione.
Il dato forse più indicativo riguarda la tipologia delle minacce. Nel 2025 si è registrata una forte crescita di password stealer, spyware e backdoor, con un aumento particolarmente marcato in Italia rispetto alla media globale.

È il segnale di un cambio di paradigma: l’obiettivo non è più solo infettare, ma entrare senza farsi notare. “In diversi casi che abbiamo analizzato”, ha osservato D’Angelo, “ci siamo accorti che l’attaccante era rimasto all’interno dei sistemi per mesi, se non per anni, prima di essere individuato”.
Il furto di credenziali consente infatti di accedere con permessi legittimi, trasformando l’intrusione in una presenza silenziosa e persistente, difficile da individuare con strumenti di difesa tradizionali.
A rendere il quadro ancora più critico è la fotografia interna delle PMI. Solo il 25% dichiara di avere una strategia di cybersecurity solida, mentre il 68% ammette di affidarsi a piani formali che non si traducono in misure operative concrete.
Il problema non è solo tecnologico, ma organizzativo: il 33% delle aziende segnala di ricevere troppi alert, mentre il 30% considera il monitoraggio delle minacce un’attività che richiederebbe una risorsa dedicata a tempo pieno.
In un contesto in cui la sicurezza ricade spesso su team IT non specializzati, impegnati anche nella gestione quotidiana dei sistemi e del supporto agli utenti, il rischio è che gli avvisi vengano ignorati o sottovalutati.
A questo si aggiunge la carenza di competenze: il 17% delle PMI dichiara di non disporre di personale qualificato e, secondo il 25% degli intervistati, i vertici aziendali non riconoscono ancora pienamente la rilevanza strategica della cybersecurity.

Nel complesso, i numeri raccontano una dinamica chiara: il volume, la complessità e l’automazione degli attacchi crescono più rapidamente della capacità di difesa delle aziende.
Windows resta il bersaglio principale, con il 48% degli utenti colpiti da diverse tipologie di minacce nel 2025, contro il 29% su macOS, a conferma che la diffusione resta un fattore determinante nelle scelte degli attaccanti.
Ma il punto centrale è un altro: la superficie d’attacco si espande più velocemente delle contromisure. “È per questo”, ha dichiarato D’Angelo, “che non basta più una difesa reattiva. Serve una visione di medio-lungo termine, capace di adattarsi all’evoluzione delle minacce e di guidare gli investimenti in modo coerente”.
Senza questo cambio di prospettiva, la scoperta dell’attacco rischia di arrivare quando è ormai troppo tardi.
Se il 2025 ha confermato la maturità industriale del cybercrime, le analisi di Kaspersky indicano che il 2026 potrebbe spingere questa evoluzione ancora oltre.
In particolare, è atteso un aumento di attacchi in grado di colpire in modo diretto supply chain e logistica globale, con un’attenzione crescente ai settori dell’energia e delle tecnologie avanzate.

Allo stesso tempo, gli attaccanti potrebbero rivolgersi sempre più spesso a obiettivi finora considerati “non classici”, come sistemi di trasporto intelligenti, smart building e infrastrutture satellitari, spesso meno protetti e regolamentati.
Sul piano geografico, l’attenzione potrebbe spostarsi progressivamente verso Asia, Medio Oriente e America Latina, aree in cui stanno crescendo investimenti industriali e digitalizzazione.
A fare da moltiplicatore, ancora una volta, sarà l’uso di tecniche sempre più automatizzate e assistite dall’intelligenza artificiale, capaci di rendere questi attacchi più adattivi, persistenti e difficili da intercettare.
Lug 26, 2023 0
Dic 17, 2025 0
Dic 15, 2025 0
Dic 15, 2025 0
Dic 12, 2025 0
Dic 17, 2025 0
Il secondo semestre del 2025 ha segnato un punto di svolta...
Dic 15, 2025 0
Il 2025 sta giungendo al termine e nel mondo della...
Dic 10, 2025 0
Secondo il National Cyber Security Centre (NCSC),...
Dic 05, 2025 0
Lakera, società di Check Point, ha pubblicato una ricerca...
Nov 27, 2025 0
Dopo l’esplosione di ChatGPT e degli LLM, nel mondo...
Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...
Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...
Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...
Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...
Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...
Dic 17, 2025 0
Mezzo milione di nuovi file malevoli al giorno. È
Dic 15, 2025 0
Nel periodo compreso tra il 6 e il 12 dicembre,...
Dic 12, 2025 0
Apple ha rilasciato degli aggiornamenti di sicurezza...
Dic 12, 2025 0
Panico in Russia: centinaia di Porsche sono rimaste...
Dic 11, 2025 0
Nel bollettino del Patch Tuesday di dicembre Microsoft ha...
