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Set 05, 2024 Marina Londei Approfondimenti, Attacchi, Attacchi, Minacce, Minacce, News, RSS 0
Cresce il numero di minacce informatiche contro il settore dell’istruzione: secondo l’ultimo rapporto di Check Point Research, quest’anno il numero di attacchi contro il comparto è aumentato del 37% rispetto al 2023.
La media mondiale di attacchi settimanali per organizzazione si attesta sui 3.086; in Italia la media sale a 4.730, il 53,2% in più rispetto a quella globale. La regione più bersagliata al mondo è l’APAC, con 6.002 attacchi settimanali per organizzazione, e l’India è il Paese più colpito a causa della rapida adozione dell’apprendimento a distanza e dalla digitalizzazione dell’istruzione. Anche la Germania e il Portogallo hanno registrato aumenti degni di nota, entrambe con un +66% di attacchi informatici rispetto al 2023.
In generale, la proliferazione di piattaforme di apprendimento online rivolte non solo ai giovani ma anche a bambini in età prescolare e professionisti in pensione ha aumentato il rischio di minacce. Nella maggior parte dei casi, inoltre, le scuole e le università non danno priorità alla sicurezza informatica e si ritrovano con reti vulnerabili.
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Poiché ci sono diversi gruppi coinvolti nelle reti educative, tra cui studenti, insegnanti e genitori, la superficie di attacco si amplia ulteriormente ed espone numerosi punti deboli per accessi non autorizzati e diffusione di malware.
I cybercriminali sono attratti dagli istituti scolastici perché contengono un enorme numero di dati personali: oltre a quelli dei dipendenti amministrativi e degli insegnanti, ci sono quelli degli studenti e dei loro genitori. Poiché inoltre gli studenti non sono dipendenti vincolati a linee guida aziendali sull’accesso alle reti, portando con sé i propri dispositivi nelle scuole e nei campus e collegandosi al Wi-Fi pubblico si espongono a rischi di sicurezza molto elevati.
In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, Check Point ha individuato la creazione di 12.234 nuovi domini relativi al mondo dell’istruzione, un incremento del 9% rispetto all’anno precedente; tra questi, 1 dominio su 45 si è rivelato dannoso o sospetto.
A luglio 2024 la compagnia ha individuato anche diverse campagne di phishing negli Stati Uniti che usano nomi di file legati ad attività scolastiche per attirare le vittime, come note di debito o documenti per richiedere benefici finanziari.
“Con il settore dell’istruzione che ha registrato un volume di attacchi senza precedenti quest’anno, è evidente che scuole, college e università sono in prima linea nell’agenda dei criminali informatici“ ha affermato Cristiano Voschion, Country Manager di Check Point. “Questa impennata illustra la necessità critica di misure di cybersecurity robuste e di una maggiore consapevolezza all’interno degli istituti scolastici per salvaguardare i dati sensibili e mantenere l’integrità operativa“.
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