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Apr 15, 2020 Marco Schiaffino Attacchi, In evidenza, Leaks, Malware, News, RSS 0
Si tratta probabilmente del tentativo di estorsione più ambizioso nella storia della pirateria informatica. La vittima è Energias de Portugal (EDP), multinazionale del settore energetico con sede a Lisbona. Il malware usato per mettere K.O. i sistemi dell’azienda, con lo scopo di chiedere un riscatto “monstre” di quasi 10 milioni di euro, è invece RagnarLocker.
A riportarlo è Bleeping Computer, che in un articolo riassume i tratti principali della vicenda come riportati dai ricercatori di MalwareHunterTeam.
La richiesta dei pirati informatici (1.580 Bitcoin, pari a circa 9,9 milioni di euro) dimostra, ancora una volta, il motivo per cui i cyber-criminali negli ultimi mesi si stiano concentrando sempre più spesso sulle aziende.
I pirati informatici, infatti, sanno che le imprese possono permettersi di pagare riscatti decisamente più sostanziosi rispetto agli utenti privati. Soprattutto, il meccanismo estorsivo può sfruttare elementi diversi rispetto alla semplice minaccia di “bloccare” i file.
Nel caso di EDP, infatti, gli autori dell’attacco hanno pubblicato un messaggio online annunciando di aver sottratto la bellezza di 10 TB di dati dai sistemi dell’azienda. L’elemento su cui contano di più i cyber-criminali, però, non è tanto il ripristino dei sistemi, quanto la volontà dei dirigenti di evitare un leak di informazioni che potrebbe danneggiare l’impresa.
Non è un caso che nei loro messaggi, gli autori dell’attacco minaccino esplicitamente di fornire i dati che hanno rubato agli organi di stampa, sottintendendo che all’interno dei documenti sottratti ci siano informazioni compromettenti per EDP. Il tema, in pratica, è quello del danno reputazionale che l’azienda potrebbe soffrire.
Per garantire migliore efficacia alla loro strategia, i pirati hanno pubblicato una parte dei dati contenenti informazioni personali riguardanti gli impiegati dell’azienda. Una mossa che ha lo scopo di dimostrare alla vittima che il breach (e la minaccia) è reale.
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