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Lug 03, 2018 Marco Schiaffino Mercato, News, RSS, Tecnologia 0
Per il mondo di Internet si avvicina la fatidica “ora X”, il momento, cioè, in cui i browser più diffusi cominceranno a creare veri problemi ai siti Internet che non utilizzano certificati digitali SSL DV (Secure Sockets Layer, Domain Validated) che garantiscono una trasmissione dei dati protetta da crittografia a 128 bit o superiore.
L’impatto maggiore sarà sicuramente quello di Google Chrome, che a partire dalla versione 68 (attualmente in Beta ma il cui rilascio è previsto per luglio) segnalerà come “potenzialmente pericolosi” i siti sprovvisti di certificato.
Un’occasione che Aruba, una delle società di maggior peso nel settore del Web hosting e della gestione dei domini, non si è lasciata sfuggire proponendosi per una campagna di “sensibilizzazione” attraverso la quale offre di installare gratuitamente un certificato SSL DV sui siti che ne fossero ancora sprovvisti.
Tra non molto, non saranno solo i paranoici della sicurezza a fare caso al livello di sicurezza dei siti Internet a cui ci si collega.
“Ancora oggi si stima che oltre il 30% dei siti web non sia dotato di questo certificato e considerando che Chrome è il browser maggiormente utilizzato, l’aggiornamento in questione potrebbe influenzare i comportamenti di moltissimi navigatori che, tra poco, si troveranno davanti un messaggio così esplicito” commenta Stefano Sordi, Direttore Marketing di Aruba S.p.A.
“Il proprietario di un sito o chi lo gestisce per suo conto, se non lo ha ancora fatto, deve intervenire subito sia per salvaguardare il proprio business online, sia per tutelare i dati dei propri utenti.”
Un ragionamento che non fa una piega, soprattutto se si considera che in Italia Google Chrome viene usato dal 61% degli utenti Internet. Probabile, viste le dinamiche che di solito operano in questo settore, che la maggior parte delle richieste arriveranno però solo quando Chrome 68 sarà in pista.
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