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Lug 18, 2017 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, Hacking, Intrusione, News, RSS 0
Colpo grosso nel mondo delle cripto-valute: un ignoto hacker sarebbe infatti riuscito a intascare la bellezza di 7 milioni di dollari in Ethereum (ETH) dirottando i versamenti nel corso del lancio di una nuova piattaforma di investimento online chiamata CoinDash.
L’attacco ha colpito CoinDash proprio il giorno della sua ICO (Initial Coin Offering), una modalità di lancio simile a quella usata dalle società che si quotano in borsa (Initial Public Offering o IPO) ma che nel mondo delle cripto-valute funziona in maniera un po’ diversa.
La ICO, in buona sostanza, è una forma di finanziamento per avviare una nuova cripto-valuta che avviene nel seguente modo: le persone interessate versano denaro sotto forma di un’altra cripto-valuta (in questo caso la moneta scelta era Ethereum) e ottiene in cambio dei token, cioè delle quote che potranno essere convertite nella nuova moneta una volta che è avviata.
CoinDash, in particolare, si proponeva l’obiettivo di andare oltre la semplice creazione di una cripto-valuta, ma di creare una piattaforma di trading con caratteristiche “social”. Insomma: qualcosa che ha suscitato molto interesse tra gli appassionati del settore.
Peccato che abbia suscitato anche l’interesse di uno o più pirati informatici che hanno pensato bene di sfruttare l’ICO per riempirsi le tasche. E stando a quanto si capisce dalle (scarse) spiegazioni fornite sul sito di CoinDash, lo hanno fatto nel modo più semplice: sostituendo l’indirizzo originale per il pagamento con il loro.
In pratica, 3 minuti dopo l’avvio dell’ICO, tutti i versamenti effettuati dagli investitori sono finiti nelle tasche degli hacker. Quando i gestori del sito si sono accorti di quello che stava succedendo e hanno bloccato il tutto, avevano già messo le mani sulla bellezza di 7 milioni di dollari in Ethereum.
Avrebbe dovuto essere la trionfale partenza di una nuova piattaforma di investimenti online, si è trasformata in uno dei più profittevoli furti digitali.
In attesa di capire come i pirati abbiano potuto violare con tale facilità il sito di una piattaforma di trading che (almeno in teoria) dovrebbe avere misure di sicurezza adeguate per evitare episodi del genere, resta il nodo legato al destino di quanti hanno versato il denaro e rischiano di trovarsi con un pugno di mosche.
Stando a quanto si legge sul comunicato diffuso da CoinDash, i promotori della piattaforma hanno intenzione di dare i token promessi anche a chi ha inviato la sua quota all’indirizzo sbagliato ma, visto che questo tipo di attività non sono regolamentate in alcun modo, averne la certezza è impossibile.
C’è anche da dire che, visto l’esordio, il CEO di CoinDash Alon Muroch da oggi non potrà certo contare di attrarre investitori facendo leva sull’affidabilità della piattaforma.
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