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Ott 17, 2016 Marco Schiaffino Hacking, In evidenza, Leaks, News, RSS 0
Dopo aver reso pubblici alcuni dei tool usati dall’NSA per le l’attività di spionaggio di massa, gli hacker russi (?) hanno cercato di fare il colpo grosso vendendo al miglior offerente il resto del materiale. L’iniziativa, però, sembra non aver dato i frutti sperati e ora lanciano un crowdfunding.
È questo il senso delle comunicazioni apparse online e che fissano in 10.000 bitcoin (6,3 milioni di dollari) la soglia oltre la quale i pirati informatici del gruppo Shadow Brokers rilasceranno la password per accedere ai dati che avrebbero sottratto a un server gestito dall’NSA.
I “se”, naturalmente, sono d’obbligo. Oltre ai tanti dubbi sulla dinamica della vicenda, infatti, chi volesse investire qualche dollaro per avere accesso agli strumenti di spionaggio targati NSA dovrà mettere incontro il rischio di essere vittima di una truffa.
Garanzie sul fatto che gli Shadow Brokers siano realmente in possesso del materiale di cui parlano, infatti, non ce ne sono. Alla loro prima apparizione gli hacker hanno reso pubbliche una serie di vulnerabilità e strumenti che sarebbero stati utilizzati dai servizi segreti statunitensi per le loro azioni di spionaggio.
Usando il solito inglese sgrammaticato (ma molti pensano sia uno stratagemma per nascondere la loro identità) gli Shadow Brokers annunciano il cambio di strategia nella vendita dei tool dell’NSA.
Gli strumenti, come è stato appurato in seguito, sono davvero efficaci e sfruttano una serie di vulnerabilità di dispositivi e tecnologie che consentivano di violare con estrema facilità la maggior parte dei sistemi, tra cui quelli protetti dai dispositivi Cisco.
Stando alle dichiarazioni degli stessi Shadow Brokers, però, si sarebbe trattato solo di una parte del materiale in loro possesso. L’idea, quindi, è che le informazioni rese pubbliche fossero solo un assaggio, in vista del piatto principale.
Il “piatto principale” sarebbe stato messo all’asta nelle settimane scorse, ma senza un grande successo. Tanto che gli Shadow Brokers avrebbero adesso deciso di cambiare strategia.
Il meccanismo, annunciato con un messaggio che sembra autentico (ha la stessa firma digitale delle comunicazioni precedenti) è il seguente: chiunque partecipi alla raccolta di fondi avrà la password per accedere agli strumenti degli 007 statunitensi.
Ora vedremo chi aderirà all’iniziativa. L’obiettivo fissato dai pirati è di quelli che fanno girare la testa: 10.000 bitcoin, cioè la bellezza di 6.300.000 dollari.
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